Meggie Y. Zhang, immagini di un esperimento

Valeria Fieramonte

 

In Romania non è stato facile, per me, cercare di trovare punti di vista al femminile: qui come altrove le donne sono, dal punto di vista di una vera autonoma presenza, del tutto invisibili per non dire inesistenti anche quando producono risultati interessanti nel loro lavoro. Ma posso dire che, per quanto riguarda il convegno di fisica la mia attenzione è stata attratta da un donna cinoamericana, di nome Meggie Y. Zhang, che lavora a Boston in un piccolo gruppo di ricerca indipendente, e studia la struttura dei quanti, in particolare dei fotoni, a basse energie ( 1.9 elettronvolts).

Se non ho capito male ciò che lei sostiene, si possono isolare piccoli pacchetti di onde di fotoni, e farne collidere per esempio due mentre si osserva il loro comportamento da due fonti separate di luci laser. La ricercatrice sostiene che si può vedere benissimo la struttura dei fotoni e correggere gli errori matematici nei calcoli sulla loro rotazione. Dice che sono bellissimi (!) e  sostiene che si vede bene che la loro struttura ha quattro dimensioni ( combinando le osservazioni con i calcoli matematici). Se è vero, mi sembra una notizia rilevante.  Meggie proviene da una piccola provincia nel Nord della Cina, Heilougyiang, la sua famiglia non aveva particolari mezzi ma ha comunque potuto studiare e dopo gli anni '90 le è stato permesso di andare negli Stati Uniti a proseguire gli studi dopo che aveva presentato un suo progetto di lavoro che era stato ritenuto interessante. In seguito ha sposato un americano, ha avuto una figlia ed è rimasta negli States.

Mi sembra a questo punto si possa dire, che sebbene le donne negli ambienti della fisica non contino di per sé in quanto tali nulla, sono presenti nei luoghi più interessanti della ricerca in questo campo, con un ruolo che non è secondario. Rispetto a Fabiola Gianotti, che è stata capo del team di fisici più importanti del secolo ( beh, dopotutto è iniziato da poco...) ed è entrata nella storia per la fondamentale scoperta del bosone di Higgs, ma all'interno di progetti di molta maggiore potenza organizzativa,  dove possiamo collocare  la sua coetanea cino americana, che sembra fare ricerca con molti minori mezzi,ma, se è vero quel che dice, con grandi risultati? Non spetta certo a me valutarlo, per fortuna dato che ci capisco pochissimo, ma è evidente che siamo appena agli inizi di una nuova fase della storia della  fisica e che in questa nuova fase le donne non sono più solo delle comprimarie volonterose tenute costantemente in secondo piano. 

Al ritorno dal viaggio è iniziato uno scambio di e.mail con Meggie Y. Zhang che mi ha inviato le straordinarie foto del suo esperimento con un breve commento:

 


Risultato di una fusione continua (a temperatura ambiente usando fotoni a 1.9 elettronvolt)

 

Le foto sono tratte da un esperimento sulla fusione fredda tramite l'uso di fotoni a bassa energia. Si tratta di strutture quantiche ( cioè quanti di energia), osservate in fusione fredda. Il lavoro non è stato ancora pubblicato. La configurazione dell'esperimento richiede una modifica alle nostre teorie usuali di fisica. Come dicevo ( quando ci siamo viste, nda),  ho trovato alcuni errori logici nei calcoli matematici che fanno sì che le nostre teorie fisiche non riflettano la natura della materia.

La scoperta che ci sono problemi negli assunti di base della fisica, mi ha permesso di scoprire la struttura dei quanti, la scoperta è che sia i quanti che gli elettroni, entrambi non sono particelle fondamentali, l'elettrone ha un pattern 6-11, e il fotone di 7-13, entrambi consistono di particelle più piccole, la particelle quantica ha un totale di 10 particelle più piccole, come si può vedere dalla foto esse formano una struttura; e basandomi su queste scoperte sono stata in grado di programmare e far riuscire l'esperimento di fusione fredda, quella come ti avevo detto basata sulla collisione di fotoni a bassa energia. Il metodo di collisione è una fusione controllata, e noi poi abbiamo modificato l'esperimento in modo da far sì che fosse una fusione continuata.
M e Meggie Y. Zhang


Questo esperimento di collisione tra fotoni lo trovo bellissimo, anche se - esistessero solo i fotoni, - vivremmo in un universo di pura luce senza 'materia' , dunque noi non potremmo neanche esistere. Chissà a questo punto dove potremmo collocare i neutrini, altri esserini affascinantissimi, sempre compatibilmente con le mie scarse capacità di comprensione.

5- 11- 2012

Dopo la pubblicazioni delle prime immagini è continuato scambio di e.mail con Meggie Y. Zhang:

Cara valeria,
grazie per aver condiviso il mio lavoro con la comunità. Grazie per il tuo duro lavoro.
Spero che nel prossimo futuro quando gli scienziati capiranno le mie scoperte, cominceremo ad avere energia da fusione e a rendere la vita più facile. Ma prima è  necessario fare in modo che il mio lavoro per portare le mie scoperte alla comunità aiuti gli scienziati a capire quegli errori di matematica e fisica che hanno causato una quantità di problemi. Devo modificare le teorie correnti in fisica. Le foto che ti ho inviato si osservano quando la luce è rallentata. Sì, la luce può essere rallentata, quando le condizioni sono giuste non ha bisogno di viaggiare alla velocità della luce. Questo viola direttamente la teoria della relatività.

La luce non è considerata materia da molta gente, ma io trovo che sia una materia speciale e che con essa  si possano fare magie. E' per questo che tutte le stelle brillano. E' per questo che la vita diffonde luce. E' la ragione della fusione e il risultato della fusione. Ma un nuovo genere di fusione. Nel mio laboratorio ho osservato pianeti nati dalla luce e galassie formate in fusione con la luce. Qui ci sono alcune foto da condividere. Finora il lavoro è stato riportato in molte conferenze. Ma non è ancora stato pubblicato perchè dobbiamo ancora stabilirne le fondamenta teoriche, una modifica alle teorie fisiche. Questo richiederà un po' di tempo.

Penso che le foto che ti invio (sotto riprodotte n.d.r.) potrebbero essere divertenti da vedere. Io ero stupita di come un pianeta nasca dalla luce.


Osservazione di pianeta formato dall'aggregazione di particelle più piccole
emesse da stelle genitrici e poi preso da un pianeta più piccolo

 


Fusione continua di 8 minuti usando 1.9 eV e 3eV, che inizia da una coppia binaria e fonde a una fonte di luce di 3eV,
in 8 minuti noi abbiamo una mini galassia. Il processo produce un largo ammontare di calore, UV e segnali radio.
 



Di nuovo, grazie
e cordiali saluti
Meggie

 

 

12- 11- 2012

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